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autore
brano
 
Apuleio
Della magia, 79
 
originale
 
[79] quamquam, etsi destrictius magum me dixisset, posset uideri excusabunda se filio uim meam quam uoluntatem suam causari maluisse. an sola Phaedra falsum epistolium de amore commenta est, ac non omnibus mulieribus haec ars usitata est, ut, cum aliquid eius modi uelle coeperunt, malint coactae uideri? quod si etiam animo ita putauit, me magum esse, idcircone magus habear, quia hoc scripsit Pudentilla? uos tot argumentis, tot testibus, tanta oratione magum me non probatis: illa uno uerbo probaret? et quanto tandem grauius habendum est quod in iudicio subscribitur quam quod in epistola scribitur. quin tu me meismet factis, non alienis uerbis reuincis? ceterum eadem uia multi rei cuiusuis maleficii postulabuntur, si ratum futurum est quod quisque in epistola sua uel amore uel odio cuiuspiam scripserit. 'magum te scripsit Pudentilla: igitur magus es.' quid, si consulem me scripsisset: consul essem? quid enim, si pictorem, si medicum, quid denique, si innocentem? num aliquid horum putares idcirco, quod illa dixisset? nihil scilicet. atqui periniurium est ei fidem in peioribus [habere, cui in melioribus] non haberes, posse litteras eius ad perniciem, non posse ad salutem. 'sed' inquit 'animi [furens] fuit, efflictim te amabat.' concedo interim. num tamen omnes qui amantur magi sunt, si hoc forte qui amat scripserit? c[r]edo nunc quod Pudentilla me in eo tempore non amabat, siquidem id foras scripsit, quod palam erat mihi obfuturum.
 
traduzione
 
Ma voglio pure ammettere che Pudentilla senz'altro mi abbia chiamato mago. Ci? potrebbe significare che essa, per giustificarsi presso il figlio, abbia voluto addurre a pretesto il mio potere piuttosto che la sua voglia. Forse la sola Fedra, in grazia del suo amore, ide? una letterina bugiarda, o non ? questo piuttosto un artificio di tutte le donne che, quando han cominciato a esser prese dal desiderio amoroso, preferiscono sembrare di aver ceduto alla forza? E se anche credette sinceramente che io fossi un mago, per questo devo essere giudicato mago, perch? lo scrisse Pudentilla? Voi con tanti argomenti, con tanti testimoni, con tanti discorsi, non riuscite a provare la mia magia: e quella con una sola parola, si? Una dichiarazione sottoscritta in giudizio ha infine un peso assai maggiore che una lettera privata. Perch? non mi combatti con le mie stesse azioni, anzi che con le parole altrui? Con questo sistema molti saranno accusati di un qualsiasi maleficio, se si dar? valore a ci? che un tale in una lettera avr? scritto o per amore o per odio. ?Pudentilla ha scritto che sei mago: dunque sei mago?. E se avesse scritto che sono console, sarei console? E se pittore, medico e infine innocente, sarei tale per voi, perch? essa l'ha detto? No, certamente. ? una vera iniquit? prestar fede ad uno quando ? contrario, e quando ? favorevole, no: dire che una lettera ? valida se manda in rovina e non lo ? se pu? salvare. ?Ma, dice, essa era troppo turbata allora: essa ti amava perdutamente?. Sia pure; tutte le persone amate, dunque, sono dei maghi, se cos? ha scritto chi ama. Debbo ammettere ora che Pudentilla non mi amasse in quel tempo, se davvero le scapp? scritto ci? che pubblicamente mi avrebbe nociuto.
 

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